Esistono delle pratiche assertive per imparare a dissentire, a rifiutare e dire di no, rimanendo in con-tatto con gli altri e con noi stessi.
Quante volte abbiamo avuto la sensazione di non aver potuto dire di no ad una richiesta o di esserci sentiti in colpa dopo averlo fatto?
Tutte le volte che avremmo voluto dire ciò che pensiamo, ma non abbiamo avuto il coraggio di esprimerlo, tutte le volte che avremmo voluto rifiutare una richiesta ma qualcosa dentro di noi ce lo ha impedito, non abbiamo fatto altro che accumulare probabilmente frustrazione e rancore.
Non riuscire a dire di No, fa aumentare il nostro grado di insoddisfazione e la nostra rabbia, facendoci apparire gli altri come ostili, perchè gli unici a godere dei privilegi che non concediamo a noi stessi.
Quanto può essere difficile a volte dire un No?
Dire di no, soprattutto all’inizio di un rapporto lavorativo o alla richiesta di una persona a noi molto vicina, a volte può essere molto difficile. Le motivazioni possono essere svariate e dipendono da tantissimi fattori: a volte si ha paura di essere giudicati male dall'altro o di perdere una buona occasione, altre volte è la vergogna che ci impedisce di pronunciare quel No oppure ci sembra che se lo dicessimo potremmo ferire l'altro e poi provare sensi di colpa.
Si ha timore, poi, a propria volta di ricevere un No, e ricevere un rifiuto non è sempre piacevole.
E' importante ricordare che quando si dice di No, non lo si dice alla persona, ma alla richiesta.
E dire quel No, non significa offendere o essere aggressivi, bensì avere chiari dentro di sé i propri obiettivi, motivando al proprio
interlocutore le proprie scelte e ed i propri bisogni, comunicando chiaramente e non lasciando spazio per le incertezze. E' necessario rimanere in contatto emotivo con l'interlocutore, trasmettergli la nostra capacità di essere in armonia con i nostri bisogni e allo stesso tempo coinvolti dai suoi: lo scopo quindi è dire No alla sua richiesta ma Si alla persona, rimanendo in con-tatto con l'altro.
Cosa vuol dire coltivare se stessi imparando ad affermarsi ed a dire di No?
"Ogni No è prima di tutto un Si a se stessi” - (F. Nanetti)
Coltivare Se Stessi imparando a dire di "No", vuol dire scegliersi, affermare i propri bisogni rimanendo fedeli a se stessi ed ai propri valori. Per imparare l'autoaffermazione (o assertività) è possibile svolgere dei semplici esercizi a tappe che permettono, passo dopo passo, di sviluppare fiducia nelle proprie abilità assertive, comunicando agli altri con coraggio la propria verità ed esprimendosi a favore dei propri bisogni e non "contro l'altro".
Queste pratiche vengono sperimentate solitamente in gruppi di auto-sviluppo e crescita personale guidati, in cui si utilizzano schede e strumenti di lavoro (come quelli proposti da Anne Von Stoppen nei sui "Quaderni di Esercizi") per mettere in pratica e sperimentare le proprie abilità comunicative, così come faremo nel terzo incontro del gruppo Coltivare Se Stessi che trovi qui.
Imparare ad affermarsi e dire di No.
Come fare per imparare ad affermarsi e farsi valere con-tatto, senza trascurare il rispetto per l'altro?
Esistono esercizi e pratiche che possono aiutarci a sviluppare competenze di comunicazione per affrontare una circoscritta e specifica situazione/difficoltà comunicativo-relazionale, partendo dalla consapevolezza dei nostri bisogni.
In questo caso si tratta di tecniche di comunicazione, come la tecnica americana del Sandwich, quella del "disco rotto" o lavori sul "ciclo del pensiero", tutti strumenti di lavoro che hanno lo scopo di aiutare ad esprimersi con assertività e dire di no, senza entrare in conflitto con l'altro. Un'altra tecnica è quella del "CNMA" (Con-tatto, No, Motivazione, Alternativa), che ci permette di far capire che abbiamo deciso per quel No ed il rifiuto alla richiesta non è frutto dell’estro del momento: lo scopo è far capire che abbiamo apprezzato la richiesta ma che abbiamo dei limiti che non vogliamo o possiamo superare. La tecnica consiste nel rispondere empaticamente entrando in con-tatto con l'altro riconoscendo i suoi bisogni, dire un No accompagnato ad una comunicazione non verbale e para verbale assertiva, fornire poi una motivazione specifica al rifiuto e dare infine al nostro interlocutore un'opzione, un'alternativa.
Vediamo come si fa:
Richiesta: Mi accompagneresti in ufficio domani? Ho la macchina rotta ed è dal meccanico.
Rifiuto: Mi spiace per la macchina e grazie di aver pensato a me. (C) Purtroppo no, non riesco (N) poichè domani mattina dovrò essere in ufficio presto per una riunione e non posso permettermi ritardi (M). Sai che "Tizio" domani ha un giorno libero, puoi pensare di chiedere a lui, che ne pensi? (A)
Richiesta: Sono rimasto per strada, piove e la macchina non riparte. Mi vieni a prendere?
Rifiuto: ...Come risponderesti?
Molto importate è non rimuginare dopo aver rifiutato ;)
Se sei tentato, prova a ricordare a te stesso quali sono le cose a cui hai detto di Sì dicendo quel No, in questo modo:
"I miei desideri ed i miei bisogni sono importanti tanto come quelli degli altri."
Oppure "Se dico di no ad una richiesta, non significa per forza che io sia un egoista…perchè se così fosse, probabilmente non mi porrei neppure il problema."
Ti incuriosisce questo approccio?
Questo ed altri esercizi verranno sperimentati in questo ciclo di seminari teorico pratici "Esercizi per coltivare se stessi":
Permettetevi di essere felici ogni volta che potete, poiché esistono sempre buoni motivi per non esserlo.
Buona sperimentazione!
Maria Luisa Aniello
Bibliografia
F. Nanetti - Assertività ed emozioni
Anne Van Stappen - Quaderno di esercizi per affermarsi e dire finalmente di no
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